Duecento imprevedibili racconti di fantascienza istantanea
Chi l’ha detto che i libri più coinvolgenti sono i romanzi? Può capitare invece di aprire un libro come questo, una raccolta di racconti brevissimi, e non riuscire più a staccarsene. A girare pagina dopo pagina non per vedere come si evolve una singola storia, ma perché affascinati dalla girandola di idee, colpi di scena, ribaltamenti e invenzioni che rendono queste pagine dei veri e propri fuochi d’artificio in forma scritta.
E la fantascienza, letteratura di idee, si presta perfettamente a questa formula, quella del racconto brevissimo. La grande magia operata dalla fantascienza è la capacità di farci osservare il nostro mondo dall’alto, da un punto di vista diverso, ribaltare la nostra percezione e guardare con occhi nuovi.
E questo libro, statene certi, vi riesce a ogni pagina.
Contiene i racconti “Il trasmigrometro di Clauberg” (già pubblicato in Writers Magazine Italia 34) e “La proposta”
LA PROPOSTA (incipit)
― Il cervello è come un hard disk: io cancello o sovrascrivo alcuni settori. E il ricordo se ne va. ― Amber mi lancia un’occhiata, mentre conclude la spiegazione con un sorriso rassicurante e una carezza al computer. Di solito è sufficiente a sciogliere ogni riserva.
― E lei, signor Battaglia? ― mi fa il cliente, un individuo anonimo e grigio.
― Non rimuoviamo solo i ricordi: cancelliamo gli avvenimenti ― rispondo. ― Io faccio sparire documenti e testimonianze.
― Bustarelle? ― L’uomo non si scompone.
― No, una Glock puntata in mezzo agli occhi è molto più persuasiva.
La sua espressione è chiara: non abbiamo bisogno di te. ― Signorina Ambrosini, ha mai lavorato su più individui in contemporanea?
Amber sbianca. Nemmeno io ho mai saputo il suo cognome. Mi guarda smarrita, poi la professionalità ha il sopravvento. ― Abbiamo trattato una famiglia di quattro persone, una volta. Lei a quante pensava?
― Circa cinquanta milioni.
continua…
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